
، 章 ▭▬ 𝘁𝘄𝗲𝗹𝘃𝗲 ɞ
꒰ TAMVMO & -sandprince's work ꒱
❛ 𝑰𝒇 𝒚𝒐𝒖'𝒓𝒆 𝒔𝒐 𝒎𝒂𝒕𝒖𝒓𝒆 𝒏𝒐𝒘
𝑻𝒉𝒆𝒏 𝑰 𝒕𝒉𝒊𝒏𝒌 𝒊𝒔 𝒕𝒊𝒎𝒆 𝒚𝒐𝒖 𝒈𝒓𝒐𝒘 𝒖𝒑
𝑨𝒅𝒎𝒊𝒕 𝒚𝒐𝒖 𝒅𝒊𝒅 𝒊𝒕
𝑾𝒆 𝒂𝒍𝒍 𝒌𝒏𝒐𝒘 𝒚𝒐𝒖 𝒅𝒊𝒅 𝒊𝒕
𝑨𝒏𝒅 𝒚𝒆𝒕 𝒚𝒐𝒖 𝒔𝒕𝒊𝒍𝒍 𝒈𝒂𝒔𝒍𝒊𝒈𝒉𝒕 𝒎𝒆 𝒖𝒑 ❜
Il secondo girone del torneo era ormai praticamente giunto al suo termine: i primi tre scontri avevano trovato la loro fine, seppur strani eventi avessero preso luogo nel frattempo.
Shigeru aveva rischiato di svenire nel suo scontro dopo aver inconsapevolmente abusato del suo quirk, conducendo lui e Koichi alla vittoria nonostante non fosse molto chiara la dinamica delle scelte tattiche, le precipitazioni di Rei avevano colpito con molta più intensità di quanta non ci si aspettasse dalla giovane, sempre tanto pacata, costringendo gli avversari alla resa e minacciando di mettere in difficoltà persino lo stesso Kenji, i tatuaggi di Kaiyo erano per lunghi secondi sfuggiti al suo controllo, scagliandosi contro gli avversari come belve inferocite senza che il ragazzo avesse la forza di dominarli e di ritornare a controllarli.
I professori, negli spalti, avevano ormai smesso di credere che potesse trattarsi di una coincidenza, di un banale sovraccarico emotivo che aveva reso complesso il completo controllo dei quirk. Leviathan, stringendo tra le mani guantate il parapetto della platea, osservava l'arena sotto di lui, pronto ad intervenire, guidato da un cattivo presagio che non riusciva a lasciare la sua mente.
Non era l'unico dei professori ad esser convinto che qualcosa non andasse in tutta quella situazione. Allo stesso tempo, non potevano permettersi di interrompere l'esame, rischiando di scatenare il panico: avrebbero atteso la fine del girone, poi sarebbero andati a controllare, parlando con gli studenti.
Mancava, dopotutto, solamente uno scontro, ormai già ai supplementari.
L'arena acquatica si era dissolta, lasciando dietro di sé la più classica zona in cemento, più piccola e diretta, ed ora i quattro sfidanti si scrutavano vicendevolmente da una parte all'altra del campo. Sfortunatamente, i professori non ebbero il tempo di attendere la fine dello scontro.
Fu questione di pochi attimi, un frammento della materia di Yori volò rapido come un proiettile verso Okami, che solo grazie ai suoi affinati sensi riuscì a scattare per evitarlo, osservando poi come la materia fosse esplosa dietro di lui.
Eppure, scrutando l'avversaria, non fu difficile comprendere che non fosse stata sua volontà scagliare quell'attacco. Gli occhi rossi di Yori erano sgranati, neppure lei sapeva come reagire alla nuova massa di materia rosata che stavolta puntò con la precisione di un fucile Tomoe, ancora arricciata nella sua forma felina.
Una Yokan, altrettanto confusa dagli eventi, ritrovò il proprio corpo instabile, continuamente mutevole tra lo status più compatto e quello di slime, mentre le sue dimensioni aumentavano, la sostanza collosa e malleabile iniziava a scivolare lungo il terreno, pronta ad abbarbicare ed imprigionare gli avversari.
Poi, d'improvviso, la materia di Yori sembrò diradarsi, espandersi in tutta l'arena, circondando tanto Okami e Tomoe quanto Yori e Yokan stesse. E Yori lo percepiva, lo sentiva, che quella materia fosse pronta a detonare. I suoi occhi si sgranarono di nuovo: l'esplosione, se tutta quella materia fosse esplosa, avrebbe colpito tutti e quattro, causando chissà quale danni, ferite, dolore.
E non importava quanto ci provasse, quanto la testa le dolesse nel tentativo di riprendere il dominio sul suo quirk: quello continuava ad agire come se fosse una mente esterna a dominarlo.
Non era solita a farsi intimorire facilmente, ma la sola idea di poter morire lì, per colpa del suo stesso quirk, portando con sé anche i suoi compagni di classe, la terrorizzava. Forse anche più dei precedenti scontri avuti con i villains.
Uno sfrigolio appena udibile anticipò la prima esplosione, sovrastato solamente da un urlo.
« Wakana! ».
Leviathan non aveva esitato un attimo ad intervenire non appena aveva compreso la gravità della situazione che si stava disegnando di fronte ai suoi occhi.
La cupola di fumo crollò immediatamente attorno all'arena, facendola tornare nuovamente della sua ampiezza originale, e rapidamente i responsabili della sicurezza fecero allontanare chi si trovava negli spalti più bassi ed esposti al pericolo dell'esplosione.
Gli heroes presenti si misero immediatamente in moto, mentre una figura angelica si conformava tra le nuvole.
Un angelo dai capelli dorati che sorreggeva tra le mani due coppe, versando l'acqua dall'una all'altra.
Irradiava una luce piacevole, tranquillizzante, e lentamente fluiva nei corpi dei giovani presenti cercando di donare forza e conforto: il tarocco della Temperanza, dominato da Wakana, aveva dopotutto il potere di concedere il controllo.
Un pallido lenitivo per la condizione di stress a cui i quattro studenti nell'arena erano sottoposti, all'adrenalina e al pericolo a cui erano stati esposti.
Leviathan arrivò giusto in tempo: le ali palmate riuscirono a dissipare appena la materia rarefatta e pronta all'esplosione, le mani artigliate giunsero appena in tempo per prendere e portar via i quattro studenti. Yori, sovraccaricata dall'uso del quirk, aveva perduto i sensi, Tomoe e Okami erano stati esposti per primi alle esplosioni più esterne e riportavano non poche ferite da ustione, la gelatina di Yokan ribolliva per il calore intenso che si era creato.
Sarebbe stato impossibile definire il vincitore di quello scontro, ma non era quello l'importante. La sicurezza degli studenti veniva prima di uno stupido esame, checché ne dicesse il comitato eroico. Per quanto riguardava l'opinione di Leviathan, quei vecchi cialtroni potevano pensare quello che volevano, avrebbe comunque fatto di testa propria.
Urla acute, dagli spalti, fecero immediatamente comprendere che fosse accaduto dell'altro, appena qualche decina di metri più in là.
Negli spalti della Shiketsu, gli studenti spaventati cercavano di sottrarsi all'immotivata ira di alcune creature mostruose composte d'inchiostro: Naora sembrava esser rimasta vittima di quella stessa influenza che già aveva colpito gli studenti della Yuuei, scatenando il panico tra i suoi compagni di classe che stavano cercando di gestirle o di lasciare la scena, non importava quanto Temperanza stesse affievolendo quella strana reazione dei quirk.
A quel punto, il fatto che ci fosse stato un intervento esterno era chiaro.
Le coincidenzialità erano ormai divenute impossibili ben più di qualche tempo prima, ma era impossibile che i problemi fossero venuti da dentro la scuola. Nessuno aveva capacità di quel genere.
Eppure, nessun altro aveva contattato i giovani, specie gli studenti della Yuuei che avevano trascorso gli ultimi mesi in quasi totale isolamento all'interno dei loro dormitori, mentre i professori sondavano le loro vite private alla ricerca di un accenno che potesse testimoniare chi fosse la spia all'interno della classe.
Leviathan si lasciò sfuggire un brivido mentre nella sua mente scintillava anche solamente l'idea che ci fosse un villain in grado di causare quei catastrofici effetti all'interno di un'area tanto estesa, mentre poggiava di fronte alla postazione dell'infermiera della scuola i quattro giovani che aveva salvato dalle esplosioni che ancora andavano avanti nell'arena, come se il fatto che Yori avesse perso i sensi non avesse inficiato sul quirk .
Leviathan sperava solo che nessun altro si sarebbe fatto male.
Erano trascorse appena un paio di settimane dalla fine anticipata dell'esame per la licenza provvisoria. Tutte le scuole coinvolte avevano concordato nel sospendere l'evento, in attesa che finisse il processo investigativo volto a svelare i retroscena dopo i catastrofici eventi che avevano determinato l'interruzione degli scontri.
Alla fine gli studenti feriti e costretti a rimanere per qualche giorno in infermeria erano stati pochi: Tomoe, Okami e Yokan a causa delle ferite riportate, Naora e Yori per il sovraccarico a cui era stato sottoposto il loro corpo a causa dei quirk. Anche Rei, Shigeru e Kaiyo erano stati visitati, di fronte all'evenienza che li aveva colpiti durante gli scontri, ma i loro corpi non avevano riportato il minimo segno di esser stati in qualche modo inficiati da alcuna sostanza.
Quantomeno l'infermiera aveva fermamente escluso l'ipotesi che potesse trattarsi dell'operato di un qualche genere di droga aerea. Dopo la diffusione del Trigger che aveva preso piede nei bassifondi, nessuna possibilità era da scartare.
Tuttavia, fortunatamente, nessuna ferita era stata tanto grave da impedire agli studenti di tornare a fare lezione coi loro compagni, per quanto i sensi di colpa, in alcuni di loro, fosse ben tangibile. E non importava quanto continuassero a sentire i professori affermare che non fosse colpa loro, sembrava di assistere ad un terribile deja vu.
Era stato solo per pura fortuna che nessuno si era fatto male, o peggio, era morto. L'immagine del corpo di Euterpe trafitto dalle spine di Shirou aveva sorvolato ben più di una mente.
Makoto osservava la classe con velata preoccupazione.
Dopo gli eventi degli ultimi mesi molti dei suoi studenti si erano incupiti e gli eventi degli ultimi giorni avevano solamente peggiorato la situazione. In aggiunta alla tesa area di tensione legata alla faccenda dei traditori, elemento che aveva costretto gli studenti a perdere gran parte dei contatti col mondo esterno, presto sarebbe divenuta insopportabile.
Fu per questo che, ad un tratto, sollevando lo sguardo verso gli studenti, proclamò: « è arrivato il momento di darvi una notizia, ragazzi ».
Il tono, mortalmente serio, fu sufficiente ad attirare l'attenzione di tutti, occhi più curiosi o più intimoriti si piantarono su di lei, mentre la professoressa ricercava con attenzione le parole migliori da rivolgere a quei ragazzi. « La commissione eroica non vuole che la notizia vi arrivi, per ragioni di sicurezza, ma io e il professor Leviathan riteniamo che abbiate il diritto di sapere » parole forti, che non si fermarono lì.
Assicurandosi di poter stabilire un contatto visivo con ogni membro della classe, infine, concluse: « Siamo convinti che all'interno di questa classe sia nascosta una spia che opera per conto dei villains ».
Che scoppiasse un tumulto di confusione e di panico, era prevedibile, ma Makoto fece presto a cercar di calmare i giovani: « Noi professori, assieme agli altri Pro Heroes, stiamo già indagando per trovare il colpevole quanto prima, non fatevi cogliere dal panico e proseguite normalmente con gli studi. Ovviamente, se avete dei sospetti, potrete rivolgerli a noi in qualsiasi momento. L'importante è che ricordiate sempre che non siete soli ».
Era cosciente che fosse una bomba di proporzioni atomiche quella che aveva gettato, ma aveva odiato sin dal primo momento tener nascosto ai ragazzi qualcosa che li riguardava tanto intimamente. Solo alla fine, in poco più di un sussurro, guardandosi attorno, esalò: « mi raccomando solamente di non dirlo in giro. Il comitato mantiene le sue indagini così silenziose solo perché è convinto che voi siate inconsapevoli, se sapesse che la voce è ormai pubblica potrebbe decidere di chiudere la scuola e di prelevarvi per interrogatori e similari. Non intendo permettere che facciate quella fine. Dunque nel possibile parlatene solamente tra di voi, senza coinvolgere altre persone, specialmente gli studenti della Shiketsu ».
Espressioni perplesse seguirono quell'ultima affermazione, prima che Makoto si desse due piccole pacche sulle guance, come per riprendersi.
« Oh, giusto, che stupida. Mi sono dimenticata di dirvi le buone notizie » cinguettò, intrecciando le dita ed accennando alla porta. « L'accademia Shiketsu ha scelto di far momentaneamente trasferire qui la sua classe d'elite per permettere una più facile investigazione sugli eventi avvenuti durante l'esame per la licenza provvisoria e per migliorare i rapporti tra le due accademie, per cui siate amichevoli con loro. La loro classe è momentaneamente proprio vicina alla nostra e risiederanno nel vostro stesso dormitorio, per cui potrete fare amicizia quando e come vorrete » concluse.
Negli occhi castani rimaneva però un baluginio curioso e attento.
Un sorriso leggero si formò sulle labbra, mentre cercava di risollevare il morale dalle rivelazioni precedenti: « Dopotutto, dobbiamo anche mostrar loro la bellezza di quest'accademia. Specialemente ora che il festival culturale è alle porte ».
Mancavano, per la precisione, appena due settimane all'evento, gli studenti avrebbero dovuto scegliere cosa la classe avrebbe portato, come si sarebbe presentata ai visitatori che sarebbero ivi giunti per divertirsi e per esplorare la famosa Yuuei.
« A questo proposito, mi raccomando, pensate a qualcosa di magnifico e venitelo a comunicare a me o al professor Daato. E non voglio vedere facce lunghe, il festival è un occasione per divertirsi senza pensare ad altro, ci saremo sempre noi a guardarvi le spalle » un tentativo di rassicurarli, nonostante gli ultimi eventi tranquilli che avevano coinvolto la classe fossero egualmente finiti in tragedia.
❬ ⸙: ✰❛ 𝐚𝐧𝐠𝐨𝐥𝐢𝐧𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐜𝐚𝐟𝐟𝐞'; ❀❜ ❭
Surprise, babies (?)
Volevate che l'esame terminasse, eh?
E invece no.
Lo ammettiamo, doveva terminare alla fine delle semifinali, e non ai quarti di finale, ma considerando i tempi che si stavano facendo, abbiamo preferito fermarci prima ( e abbiamo fermamente deciso che non faremo mai più tornei in nessun altro universo perché sono sfiancanti ).
Quindi ci presentiamo ora con il nostro adorabile momento di Free time.
Prestate attenzione, perché l'accenno al festival culturale NON è casuale.
Dovrete seriamente alla fine proporci un'idea da portare per quando si farà, perché se no che festival culturale è?
Ci raccomandiamo di ruolare, soprattutto ai nuovi arrivati, e di fare amicizia <3
perché io e Felpy non faremo differenza fra nuovi e vecchi arrivi se ci giungerà la voglia di far fuori qualche piccolo pulcino <3
Piccola nota per i nuovi arrivati.
Vorremmo che riconfermaste il vostro interesse per la role, perché noi dovremo organizzarci per gli eventi futuri e vorremmo evitare al più di creare gruppi ricolmi di inattivi sin da principio.
raidenshogunhaver
-marquis
mvvnpiie
supaisudorinku
-arsenico
DemiGod_06
M-Melvyn028
baalgarantita
-hiistoriantiqua
_Myzat
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